POSTURALE CHE PASSIONE
Se siete a cena con degli over 60 immersi in una conversazione sicuramente colta e interessante, ad un certo punto sentirete senz’altro parlare di posturale perché quasi tutti la fanno in particolare le donne. C’è chi fa ginnastica posturale in palestra, chi esercizi a casa con un trainer e chi invece fa fisioterapia in centri specializzati per la rieducazione posturale globale. C’è una certa differenza in queste scelte. In genere l’attività di palestra è più di tipo ginnico, preventivo o laddove non sia presente alcuna patologia, mentre ci si deve rivolgere ai centri fisioterapici specializzati quando c’è un dolore o una patologia e quindi sono necessarie delle cure che per legge solo i fisioterapisti possono somministrare. Qui infatti possono essere trattate persone che hanno bisogno di una riabilitazione motoria dopo traumi, che hanno disfunzioni articolari, come ad esempio delle ginocchia, dell’anca o dell’articolazione temporo mandibolare o a cui serve una riabilitazione post-chirurgica in interventi di varia natura, anche più semplicemente, tutti coloro che hanno forti dolori alla schiena, al piede, alla spalla. L’ambiente è quello di un moderno ambulatorio con lettini che si regolano e dove il paziente si sdraia per essere trattato e spesso ‘appeso’ per i piedi. Ma vediamo quali sono le patologie più frequenti e come vengono individuate e trattate parlando con il dott. Emiliano Grossi Fisioterapista – Specialista in Rieducazione Posturale Globale, Assistente alla formazione Italiana Post-Universitaria di R.p.g. incaricato dall’Université de Thérapie Manuelle – Francia, Certified Spinal Manual Therapist – Australia. Dott. Grossi ci racconti chi viene qui, perché e quali trattamenti fate. “Ad oggi la nostra attività clinica di fisioterapisti specializzati è arrivata, grazie alla formazione universitaria ed ai corsi di specializzazione, a coprire molteplici campi della medicina, quello della rieducazione delle patologie ortopediche, neurologiche, cardiovascolari, gastroenterologiche, urologiche per citarne solo alcune. In pratica quasi tutti i campi della medicina prevedono oggi una fisioterapia specifica ed appositamente sviluppata. Sicuramente comunque la maggior parte dei pazienti che vediamo sono persone con dolori alla colonna vertebrale o con dolori articolari delle articolazioni periferiche ( spalle, anche, ginocchia). Tra questi l’incidenza maggiore si ha tra i 50 ed i 75 anni e la diffusione è ben equilibrata tra uomini e donne seppur con variabilità sul tipo di articolazione più frequentemente colpita nei diversi sessi. Ci sono statisticamente delle articolazioni che vengono interessate maggiormente ad esempio nelle donne; nel periodo peri-menopausa è frequente trovare patologie di spalla ( periartriti scapolo omerali etc) o di polso ( tunnel carpale etc) che sono molto meno rappresentate negli uomini che invece soffrono maggiormente di patologie come quella del ginocchio. Tutti i pazienti vengono sottoposti ad un’attenta valutazione fisioterapica in modo da elaborare il piano di trattamento più adatto ed assolutamente individualizzato, in accordo con l’eventuale diagnosi medica. Questo ci permette di costruire un trattamento più efficace perché “cucito” individualmente sul paziente e non semplicemente applicando un protocollo standard. Questo modus operandi, base della Rieducazione Posturale Globale, è uno dei motivi della grandissima percentuale di successo terapeutico anche in casi in cui tipicamente il paziente ha già provato di tutto ed arriva da noi demoralizzato da anni di sofferenza e mancanza di risultati duraturi e realmente efficaci. Il trattamento di conseguenza sarà svolto individualmente, in genere con cadenza di una seduta a settimana ( ma ovviamente dipende dai casi) durante la quale il fisioterapista esegue delle manovre specifiche di correzione, graduali e dolci, inserite in un contesto di esercizi terapeutici che permettono al corpo di mantenere le correzioni effettuate. Il corpo del paziente viene portato gradualmente verso una correzione globale armonizzando le correzioni locali ( ad esempio di un ginocchio) con il resto del corpo e creando l’equilibrio biomeccanico necessario al mantenimento dei risultati ottenuti.”
Anita D’asaro
19 gennaio 2016.
(fonte http://www.65perricominciare.it/salute-e-benessere/474-19-gennaio-2016.html )