Che cos’è la Costocondrite?
Emiliano Grossi * – fisioterapista
Keywords: Dolore al torace, dolore allo sterno, dolore alle articolazioni costosternali o sterno costali, dolore al petto, costocondrite.
Per comprendere meglio cosa intendiamo quando parliamo di costocondrite, costocondrosi, condrite costosternale o sindrome costosternale, vediamo velocemente l’anatomia del tratto toracico anteriore, ovvero di come le coste o costole si articolano con lo sterno.
In questa sede troviamo quelle che possiamo genericamente chiamare le “articolazioni sternocostali”, che però non sono tutte uguali. In generale tra le coste e lo sterno è frapposto un tessuto cartilagineo che determina due articolazioni:
- Una, più centrale, tra sterno e cartilagine costale ovvero l’articolazione sternocostale propriamente detta.
- Una piu laterale tra cartilagine costale (ialina) e porzione ossea della costola stessa, che è quindi una sincondrosi
È bene sottolineare che le articolazioni sternocostali propriamente dette sono delle artrodie ( fanno parte della macrocategoria delle diartrosi) e quindi, cosi come un ginocchio, prevendono una capsula articolare, il liquido sinoviale e dei legamenti (estrinseci, i leg. raggiati ed intrinseci, intrartricolari). Queste consentono movimenti di scivolamento importantissimi per la biomeccanica toracica.
Per contro la cartilagine ialina costo vertebrale si articola lateralmente con le coste, senza capsule, liquido di lubrificazione o legamenti, in quanto sincondrosi.
Morfologicamente le costole affrontano lo sterno in questa maniera:
- Le prime 7 coste in maniera diretta.
- Le coste 8-9 e 10 per mezzo di tessuto fibroso interposto.
- (le 11 e 12 sono fluttuanti pertanto non hanno rapporti con lo sterno).
Come si manifesta la Costocondrite?
Nella Costocondrite principalmente il paziente lamenta dolore in un punto molto preciso, appena lateralmente allo sterno, puntorio, insorto il più delle volte senza causa apparente. Il punto può essere gonfio, caldo e rosso, dolente al tatto, alla tosse e alla respirazione ampia, oltre che ad alcuni gesti sportivi.
Cosa può determinare un dolore sternocostale?
Come in tutte le articolazioni (specialmente nelle artrodie), possiamo avere due grandi famiglie di alterazioni:
- tipo infiammatorio / reattivo primario.
- tipo meccanico / da malposizionamento / fuori asse (che, in via secondaria, possono comunque alimentare le alterazioni infiammatorie).
Le artrodie sono soggette sia a problematiche infiammatorie che di tipo meccanico, mentre la porzione condrocostale soffre prettamente della componente infiammatoria (primaria o secondaria a traumi).
Ci possono essere diverse cause a monte della cascata infiammatoria che determina il dolore costocondritico. In letteratura se ne trovano varie come ad esempio (le più frequenti):
- Alterazioni Posturali / traumi/ eccessiva rigidità toracica
- le artriti (l’artrite psoriasica, reumatoide e la spondilite anchilosante)
- le infezioni virali
- le infezioni da Stafilococco
- Una sindrome influenzale con tosse protratta o vomito ripetuto
- la fibromialgia
- alcune neoplasie ( tumore polmonare, al seno, tumori tiroidei)
- la Sindrome di Tietze
C’è da dire che nel 68% dei casi il dolore sternocostale colpisce pazienti femmina, nelle varie fasce d’età ed in età giovanile è una delle principali ragioni di dolore al torace lamentato dalle ragazze. Anche se non è ben chiaro il dolore si manifesta più a sinistra che a destra e soprattutto nelle articolazioni della IV°-V°-VI° costa.
Cosa Fare quindi?
Come primo approccio al dolore costosternale si deve quindi stabilire la provenienza del dolore stesso ed escludere, mediante Rx, fratture ossee e patologie neoplastiche, valutare la presenza di patologie sistemiche o immunitarie (come fattore di difficoltà nella cura ma che non osta il più delle volte la risoluzione completa dei sintomi). In tal senso è importante stabilire collaborazioni con le figure mediche idonee ad affrontare questa problematica per indirizzare il paziente in maniera diretta (reumatologo, immunologo, ortopedico etc.). A questo punto si può elaborare il trattamento più adeguato, eventualmente supportato da farmaci antinfiammatori, fondato principalmente su una Fisioterapia basata su approcci scientifici di correzione graduale come la Rieducazione Posturale Globale (RPG Souchard), qualora non vi siano altri processi in atto (es. infezioni).
Va sempre tenuta in considerazione la grande sensibilità che può avere il paziente nell’ approcciare la zona da trattare, soprattutto se di evidenzia un fuori asse articolare che merita un riposizionamento (meglio se non manipolativo, ma graduale. Infatti, a volte il sintomo quasi non permette il contatto sulla cute del paziente, sufficiente ad ottenere la pressione adatta al trattamento. In quei casi di può preparare il trattamento con delle sedute antinfiammatorie (strumentali, laser ad esempio, o farmacologiche con fans transdermici, ghiaccio). Inoltre, considerando la grande incidenza sulla popolazione femminile, è importante considerare l’approccio psicologico in una zona che coincide anatomicamente con il seno; pertanto, è fondamentale spiegare la tipologia di manovre che si andranno a svolgere e comprendere se queste siano accettate dalla paziente.
Bisogna considerare anche che, a volte, il sintomo può irradiare posteriormente verso la colonna o internamente verso il mediastino ( cuore, pericardio).
Nell’approccio biomeccanico e posturale alla cura delle costocondriti, in RPG Souchard si effettua una prima valutazione, divisa in due macroaree:
- Macro-valutazione, ovvero una valutazione biomeccanica e posturale globale, per evidenziare alterazioni che vadano a creare ad esempio iperpressioni costocondrali anteriori ( ad esempio alcuni tipi di ipercifosi dorsali o al contrario un’eccessiva rigidità e appiattimento dorsale)
- Micro-valutazione: ovvero il bilanciamento articolare manuale per valutare restrizioni di movimento, iperpressioni, fuori asse, sublussazioni etc.
Una volta che il quadro biomeccanico è stato chiarito, si elabora il piano di trattamento e le specifiche posture terapeutiche all’interno delle quali verranno somministrate le sollecitazioni correttive ( decompressioni, release, riposizionamenti, flessibilizzazione toracica etc.).
In generale la Rieducazione Postural Globale, nei casi di Costocondrite può ridurre o eliminare il dolore toracico già dalle prime sedute e soprattutto si è visto che contribuisce, anche in casi di patologie sistemiche di base a contrastare le recidive, soprattutto qualora si imposti insieme al paziente un programma di mantenimento individualizzato ( anche solo di autogestione insegnata al paziente ad esempio).
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Scientific Article on this topic: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/19817327/
* Emiliano Grossi
PhT B.Sc, Global Postural Re-education Specialist (GPR). Member of the Italian Teaching staff of GPR/RPG Post-University degree. Professor of SGA (Active Global Stretching). Encharged by the “Université de Thérapie Manuelle” (France). Certified Spinal Manual Therapist (SMT) – (Australia).
Director of Physical Therapy Division of FisioClinic (Rome). Curriculum